BENVENUTO, VESCOVO FELICE!
Mons. Pompilio Cristino*
Con grande gioia la Chiesa beneventana accoglie il nuovo Arcivescovo, mons. Felice Accrocca che il Santo Padre, Papa Francesco, ha inviato a questa “nobile e santa” Chiesa : “Non esitiamo pertanto a ricorrere a te, diletto figlio, afferma il Papa nella Bolla di nomina. Ti riconosciamo, infatti, ricco di provate virtù, dotato di ampia esperienza pastorale, fornito di larga dottrina, principalmente sul versante francescano in cui da molto tempo e con profitto lavori. Perciò abbiamo ritenuto di poterti affidare quel ministero”.
L’arrivo di un nuovo Vescovo è un evento di grande gioia per tutti perché è un evento di Chiesa: Cristo, “buon Pastore”, attraverso l’opera dei Vescovi, successori degli Apostoli, continua a guidare il Suo popolo sulla strada della Santità e della vera vita. Ancora una volta la misericordia di Dio si manifesta per questa Chiesa che, nella sua lunga storia, ha visto crescere e maturare segni meravigliosi di santità e di carità. Al termine della solenne liturgia di Ordinazione Episcopale il 15 maggio u.s. il nuovo Arcivescovo ha salutato così la Chiesa beneventana: “ Papa Francesco mi chiama ora a raccogliere l’eredità del Vescovo Andrea Mugione nella Chiesa di Benevento ricchissima di storia e di tante potenzialità per il futuro. Lo ringrazio di cuore per la fiducia posta in me e a tutti i miei nuovi figli chiedo di aiutarmi a ripagarlo degnamente”.
Il nuovo Arcivescovo arriva in una Chiesa in festa, che sin dal giorno della nomina (18 febbraio u.s.) ha aperto il suo cuore per accoglierlo come un dono prezioso del Signore e che oggi vive in fervorosa e orante attesa per la sua venuta. Mons. Accrocca giunge a Benevento portando la sua semplicità e la sua carica umana, unita ad una profonda cultura acquistata e maturata nell’insegnamento nelle facoltà romane e nella pubblicazione di lavori di alto profilo scientifico. Ma anche ricco di tanta esperienza pastorale maturata per i tanti impegni svolti nella diocesi di Latina, da vicario parrocchiale ad educatore in associazioni ecclesiali, da parroco a collaboratore stretto dei Vescovi nel coordinamento dell’azione pastorale dell’intera diocesi.
Trova dunque una chiesa che gli vuole bene, ma anche una Chiesa che, nonostante i limiti e le fragilità, è una Chiesa viva pronta seguirlo nei suoi progetti e nei suoi programmi per continuare ad essere segno incisivo e forte in questa terra sannito-irpina.
Il cammino pastorale compiuto sotto la guida di mons. Andrea Mugione, ritmato dagli Annuali Convegni pastorali, è stato un cammino molto importante perché partito dal programma “Chiesa casa e scuola di Comunione”, è giunto a riflettere su “la Parrocchia, crocevia delle istanze educative” per rilanciare l’impegno e la testimonianza delle Comunità parrocchiali nell’attenzione alle famiglie e nell’educazione dei giovani. Una presenza nel territorio, quella della chiesa beneventana, molto significativa, grazie all’opera generosa e silenziosa dei sacerdoti, di religiosi e religiose e di tanti laici che vivono un servizio pieno e disinteressato. Una Chiesa attenta ai giovani, da poco l’apertura del Centro di Pastorale giovanile come luogo di ascolto, di confronto e di progettazione; una Chiesa “ospedale di campo” attenta ai bisogni dei poveri con la Cittadella della Carità luogo di accoglienza, di condivisione e di solidarietà; una Chiesa con un progetto culturale significativo attraverso il complesso della Cattedrale con l’ipogeo e il museo diocesano. Certo anche una Chiesa che ha tanti limiti e che deve continuamente lasciarsi interpellare dalle difficoltà e dalle esigenze della società contemporanea e deve sempre di più lasciarsi rinnovare per “abitare” in modo sempre più significativo questo territorio. “Questo nostro tempo, ha detto il Papa al Convegno di Firenze, richiede di vivere i problemi come sfide e non come ostacoli. Il Signore è attivo all’opera nel mondo”.
Infine l’Arcivescovo Felice trova una Chiesa in cammino: con la processione del Corpus Domini si conclude il Servizio pastorale di mons. Andrea Mugione, con un “cammino” nel Corso Garibaldi, arteria principale della Città, si apre il nuovo Servizio pastorale. In questo cammino il Vescovo Felice sarà guida, “padre e pastore”. Papa Francesco nella Evangelii Gaudium così descrive il ministero episcopale: “ Il Vescovo deve sempre favorire la comunione missionaria nella sua Chiesa diocesana perseguendo l’ideale delle prime comunità cristiane nelle quali i credenti avevano un cuore solo e un’anima sola (At. 4,32). Perciò a volte si porrà davanti per indicare la strada e sostenere la speranza del popolo, altre volte sarà semplicemente in mezzo a tutti con la sua vicinanza semplice e misericordiosa, e in alcune circostanze dovrà camminare dietro al popolo, per aiutare coloro che sono rimasti indietro, soprattutto perché il gregge stesso possiede un suo olfatto per individuare nuove strade”(31) . Con questo spirito di accoglienza e di disponibilità, certi che “Nisi Dominus Aedificaverit”, la Chiesa beneventana accoglie il nuovo Pastore: “Benedetto Colui che viene nel nome del Signore”.
*Delegato arcivescovile