Giovedì 22 novembre alle ore 21 si svolgerà nella chiesa di Paupisi l’incontro tra famiglie, nel quale don Abraham Kavalakatt (direttore Sezione Teologico-Pastorale del Pontificio Dicastero Comunicazioni Sociali) e suor Myriam Castelli (giornalista, autrice e conduttrice della Rai Internazionale) ci aiuteranno a riflettere e a confrontarci sulla “vita in famiglia”.
Quest’incontro aprirà un percorso di sei “momenti” di riflessione e confronto sui problemi familiari e sull’esperienza quotidiana, nati dalla volontà di far nascere un nuovo spazio di accoglienza tra famiglie, in cui ritrovarci insieme e insieme rinnovarci per una vita più sana e più serena.
La disponibilità all’incontro tra famiglie, che discutano sulla fede, sembra “essersi bloccata” nelle comunità beneventane da giudizi umani che portano a considerare i cristiani, che “non praticano” la Messa domenicale, come persone da evitare. Il primo passo da fare è, allora, imparare a guardare gli altri con uno sguardo libero, capace di scoprire e apprezzare la bontà di chi frequenta molto poco la Parrocchia, anche nel caso in cui non è mai comparso all’interno dei nostri ambiti. C’è infatti una base fondamentale che ci accomuna: siamo tutti uomini (e nessuno è da evitare!), perciò davanti a Dio siamo tutti destinatari del suo Vangelo.
La legge del sospetto, che ci blocca, trova riscontro nelle diverse resistenze culturali e nei fastidi che anche oggi “ci fanno sentire l’altro come un estraneo”. È proprio lo Spirito di Dio che ispira il superamento di ogni rigidità e ci sospinge verso l’incontro con l’altro. Solo con questo “coraggio illuminato” l’estraneità può trasformarsi in ospitalità reciproca.
Le resistenze da superare sono però ancora molto radicate in una gran parte delle comunità beneventane e l’esperienza positiva di alcuni non è ancora diventata guadagno di tutti.
Occorre perciò riconoscere comunitariamente l’azione di Dio nella storia. Per questo motivo stiamo cercando di portare avanti a Paupisi “un discernimento” sull’esperienza vissuta in famiglia. Si tratta di mettere in risalto, nell’insieme delle vicende di ognuno, l’iniziativa divina in questo momento nelle nostre famiglie («mi ricordai allora di quella parola del Signore…». At 11,16).
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