Giubileo straordinario per la presenza in città dei Missionari del Preziosissimo Sangue. L’Unità Pastorale Sant’Anna – Santa Maria deli Angeli ha stilato il programma dal titolo “Tra memoria e profezia”
La Misericordia è l’aspetto più eccelso di Dio riversato sull’uomo attraverso il Sangue del suo figlio. La visita alle persone recluse in carcere ha il significato di portare loro una parola di Speranza per ricordare che Dio non vuole la morte del peccatore ma che si converta e viva. Anche San Gaspare ha sperimentato la detenzione in carcere: Roma e lo Stato Pontificio sono occupati dalle truppe francesi. Napoleone impone a vescovi e parroci della città di firmare un giuramento di fedeltà al nuovo regime. Il 13 giugno 1810 il giuramento viene imposto anche a don Gaspare, che però rifiuta. Sconterà la sua pena nelle carceri di Piacenza, poi Bologna, Imola e infine Lugo, vicino Ravenna, in tutto quattro anni. Tornerà a Roma solo nel 1814. Da quell’esperienza dolorosa capì come il carcere mette duramente alla prova l’uomo che senza l’aiuto della fede precipita sempre più in basso. Attraverso la recita della Coroncina al Preziosissimo Sangue, sentì che la preghiera è un grande sostegno, (come il sangue nelle vene che veicola l’ossigeno ai vari organi) donando agli uomini consolazione e speranza.
Nella mattinata dell’8 marzo visita al carcere della città e catechesi dal titolo: “Il sangue di Cristo fonte della legalità”; partecipano l’associazione Libera e le Forze dell’Ordine; alle ore 21 centri d’ascolto.