La Chiesa ha da domenica 15 maggio un nuovo arcivescovo: monsignor Felice Accrocca. Papa Francesco lo ha infatti destinato con nomina dello scorso febbraio all’arcidiocesi di Benevento prima però c’è stata l’ordinazione, avvenuta nella giornata di ieri, nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Latina.
Il rito è stato officiato da Sua Eccellenza Mariano Crociata, vescovo di Latina – Terracina – Sezze – Priverno e concelebranti monsignor Giuseppe Petrocchi, arcivescovo di l’Aquila e monsignor Andrea Mugione, amministratore apostolico di Benevento.
Così come da antico rito al neo episcopo attraverso l’imposizione delle mani da parte del Vescovo ordinante principale e degli altri Vescovi presenti e la preghiera di Ordinazione è stato effuso sul Vescovo eletto lo Spirito del Sommo sacerdozio associandolo così al Collegio Apostolico. Hanno fatto posi seguito l’unzione del sacro Crisma, la consegna del libro dei Vangeli, dell’anello, della mitra e del pastorale insieme all’abbraccio di pace che hanno manifestato il servizio a cui è chiamato il Vescovo: pascere, insieme a tutti i Vescovi, con mansuetudine, fedeltà e pienezza di cuore il gregge di Dio sparso su tutta la terra.
Tante le autorità che hanno voluto rendere omaggio al presbitero che il prossimo 12 giugno farà il suo ingresso nella città di Benevento.
Tanti poi i presbiteri, i diaconi, i religiosi e i fedeli che dall’arcidiocesi e dalle Chiese suffraganee non hanno voluto mancare alla celebrazione per un primo abbraccio con l’ordinato arcivescovo.
Dopo la richiesta di ordinazione episcopale da parte di monsignor Pompilio Cristino è stata data lettura dal cancelliere don Isidoro Petrucci della Bolla con la quale Papa Francesco ha nominato don Felice Accrocca successore di monsignor Mugione.
Poi il saluto cordiale con i presuli originari del Sannio: monsignor Francesco Zerrillo, monsignor Orazio Francesco Piazza e monsignor Orazio Soricelli.
“Un grazie sincero a chi da mesi sta lavorando perché questo giorno fosse vissuto bene dalle diocesi. Grazie di cuore” sono state le prime parole di monsignor Felice.
Una curiosità: il pastorale in legno di ulivo l’ha scelto in memoria della madre che 33 dei suoi 44 anni di vita li trascorse china a raccogliere quel frutto dal quale è stato ricavato anche il crisma che gli è stato sul capo.
Poi un passaggio del neo episcopo sulla missione beneventana: “Papa Francesco mi chiama ora a raccogliere l’eredità del vescovo Andrea Mugione nella Chiesa di Benevento, ricchissima di storia e di tante potenzialità per il futuro. Lo ringrazio di cuore per la fiducia riposta in me e a tutti i miei nuovi figli chiedo di aiutarmi a ripagarlo degnamente”.