Carissimi,
nel dicembre 2020 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 4 febbraio Giornata Internazionale della Fratellanza Umana. È facile dire che, in quanto esseri umani, siamo tutti fratelli e sorelle: sono parole, queste, con le quali sovente ci si riempie la bocca, ma se non vogliamo che restino parole vuote dobbiamo esser disposti ad accettare tutta una serie di sfide che ci chiedono di assumere prospettive nuove e chiedono anche nuove risposte. Come cristiani non possiamo accettare che tutto si racchiuda in parole senza efficacia, soprattutto dopo l’Enciclica Fratelli tutti, scritta da papa Francesco sul tema della fraternità e l’amicizia sociale.
Finché non diverrà una realtà concreta il fatto che ad ogni essere umano – quali che siano le sue idee, la provenienza geografica, la condizione economico-sociale – viene garantito il diritto a vivere con dignità e a uno sviluppo integrale della propria persona, non potrà esserci «futuro né per la fraternità né per la sopravvivenza dell’umanità» (Fratelli tutti, n. 107); la giustizia, infatti – e qui di giustizia si tratta! – è un «requisito indispensabile per realizzare l’ideale della fraternità universale» (Fratelli tutti, n. 173).
Come cristiani, sentiamo di doverci impegnare con tutti gli uomini di buona volontà perché questo ideale non resti lettera morta. Al tempo stesso, siamo coscienti che il Vangelo di Gesù Cristo è esso stesso «sorgente di dignità umana e di fraternità». Da esso, infatti, «scaturisce per il pensiero cristiano e per l’azione della Chiesa il primato dato alla relazione, all’incontro con il mistero sacro dell’altro, alla comunione universale con l’umanità intera come vocazione di tutti» (Fratelli tutti, n. 277). Il Vangelo, perciò, cuore della Rivelazione, dev’essere sempre al centro di ogni nostra idea o progetto, il criterio ispiratore della nostra azione.
Possa la Giornata Internazionale della Fratellanza Umana aiutarci a crescere nella dimensione della relazione e dell’incontro, nella fede e nella comunione. Tutti saluto di vero cuore e tutti di vero cuore benedico.
Benevento, 3 febbraio 2021 † Felice vescovo