GRAZIE, VESCOVO ANDREA
Carissimi, nelle relazioni umane c’è una piccola parola che riesce a racchiudere i sentimenti più profondi del cuore, quei sentimenti che tante volte restano nell’intimo della persona o per l’emozione o per la solennità del momento che si vive. Noi, questa sera, siamo convenuti in questa Basilica Cattedrale per dire coralmente quella piccola parola: Grazie. Grazie al Signore che per 10 anni ha affidato il cammino della nostra Chiesa alla guida saggia e paterna di mons. Andrea Mugione: era il 24 giugno 2006 davanti al Santuario della Madonna delle Grazie iniziava il Ministero Episcopale con una folla festante; oggi, 26 maggio 2016, al termine della Processione Eucaristica, sotto lo sguardo materno della Regina del Sannio, con una folla di fedeli in cammino, si conclude questo servizio. Quello che stiamo vivendo vuole essere un evento di Chiesa nel segno della comunione e della gratitudine. E’ la chiesa beneventana qui convenuta, con S. E. Mons. Francesco Zerrillo, con i Sacerdoti, i Diaconi, Religiosi e Religiose, Seminaristi Gruppi, Movimenti e Associazioni, con le Autorità Civili e Militari, che ringrazio per aver accolto l’invito, che vuole vivere ancora una volta una profonda comunione con il Vescovo Andrea. Una Chiesa che vive con spirito di fede questo momento di passaggio carico di tante emozioni e commozione. Quando si saluta una persona cara c’è sempre una vena di nostalgia! Eccellenza, nella lunga e gloriosa storia della nostra Chiesa il Signore ha suscitato pastori santi, ricchi di umanità e di cultura che hanno segnato il cammino di questa porzione di popolo di Dio in questa terra sannito-irpina: dal proto-vescovo Gennaro, a S. Barbato, al card. Vincenzo Maria Orsini, agli ultimi Arcivescovi che hanno accompagnato il nostro cammino nel passaggio dal sec. XX al XXI. Da oggi il suo nome resta scritto nelle pagine di questa gloriosa storia e, soprattutto, resterà impresso nel cuore di questo popolo che le ha voluto bene. E’ questo, quindi, un evento di comunione: senta vicino a Lei il cuore caldo e accogliente di questo popolo che ha pregato, prega e continuerà a pregare per Lei, che lo ricorderà per questi anni di intenso servizio pastorale e che s’impegna a far tesoro dei suoi insegnamenti . E’ un evento di comunione nel segno della gratitudine: riconosciamo il cammino fatto insieme in questi dieci anni e sentiamo di dirle grazie. Non è possibile in questo momento elencare tutto ciò che abbiamo vissuto in questi anni, ma le diciamo grazie, prima di tutto, per il dono della Sua presenza e per la sua preghiera che costantemente ha elevato al Signore per tutti noi. Siamo coscienti che il frutto di un ministero episcopale non si misura dalla quantità delle opere realizzate, ma tutti sappiamo ci sono tantissimi canali di grazia che nessuno conosce, solo il Signore, e sono quelle occasioni di ascolto e di vicinanza attraverso i quali un Vescovo trasmette la grazia di Dio. Ma non possiamo sottrarci dal dirle grazie per alcuni avvenimenti particolari che resteranno nella nostra mente e nel nostro cuore. Grazie per la Visita Pastorale che ha fatto alle nostre Comunità parrocchiali, incoraggiando e sostenendo il loro cammino; grazie per l’impulso dato all’impegno delle parrocchie “crocevia delle istanze educative” nel campo dell’educazione delle nuove generazioni e, l’inaugurazione del Centro di Pastorale Giovanile, è come un testamento che ci sprona a puntare in futuro sui giovani. Grazie per l’impulso ad essere accanto ai poveri e ad essere sensibili alle “periferie” esistenziali del nostro territorio: la Cittadella della Carità è un altro grande e forte messaggio che ci lascia. Grazie per quell’indimenticabile 11 ottobre 2012 quando con decisione ha spalancato le porte di questa Cattedrale e l’ha restituita bella e luminosa alla Città e alla diocesi. Grazie per l’impulso culturale dato con l’inaugurazione dell’ipogeo e di una parte del Museo Diocesano. Grazie per le parole di incoraggiamento e per l’invito all’impegno della solidarietà nelle occasioni di prova che hanno colpito la diocesi in questi anni fino all’alluvione dell’ottobre scorso. Per tutto Le diciamo grazie. Per esprimere questa gratitudine, con il Collegio dei Consultori, abbiamo pensato di istituire una Borsa di Studio al suo nome per sostenere gli studi di un seminarista. Infine permettetemi di dire semplicemente grazie ad una persona che silenziosamente è stato accanto al nostro Arcivescovo, la sorella Antonietta: ha vissuto il suo ruolo con discrezione e semplicità. Grazie di cuore ai due segretari particolari di questi anni: don Alessandro Saraco e don Marco Capaldo. Eccellenza, il nostro non è un addio ma un arrivederci: Le sia vicino la Vergine Maria, la nostra Madonna delle Grazie, ed i nostri Santi patroni: ottengano loro dal Signore tante grazie e consolazioni. Grazie per quello che è stato per noi in questi anni.
Benevento, 26 maggio 2016