Carissimi,
più volte, nei giorni scorsi, quando la terra ha tremato inoculando nelle nostre vene il veleno della paura, ho sentito risuonare dentro di me la voce potente del Cristo, che ai suoi, turbati e spaventati sulla barca agitata dalle onde, ripete: “Coraggio, sono io, non abbiate paura!” (Mt 14,27). La sua voce torna adesso a rassicurarci, ancora una volta, con il vagito di un Bambino deposto in una mangiatoia, “perché non c’era posto nell’alloggio” (Lc 2,7).
Sì, Cristo, nel suo Natale, viene a salvarci anzitutto dalle nostre paure, che in tante occasioni c’imprigionano e rinchiudono in noi stessi e ci portano a vivere i rapporti in modo conflittuale; che ci spingono anche a gesti d’intolleranza, che spesso fanno emergere la parte peggiore di noi e impongono il silenzio a quei sentimenti belli che pure albergano nel cuore, ma che non riescono a emergere, lasciando in tal modo campo libero all’indifferenza. Solo Cristo può darci, con il coraggio della fede, la forza per tremare, non più di paura, ma di sdegno, per le tante ingiustizie che ogni giorno si consumano ai danni dei più poveri e indifesi, di coloro che non hanno tutela alcuna.
Come sarebbe bello se a Natale – e magari non solo a Natale – tremassimo nel vedere una persona sola, una famiglia in difficoltà ad andare avanti, un giovane incerto sul proprio futuro… Se tremassimo e facessimo qualcosa, anche piccola, per porvi rimedio. Allora sì, il Cristo davvero nascerà e troverà piena accoglienza in noi! Allora ci sarà posto per Lui nell’alloggio!
Vi auguro sentitamente Buon Natale e di vero cuore, tutti, vi benedico.
Benevento, 21 dicembre 2019
+ Felice vescovo